Mettersi in Proprio con il Commercio Elettronico
8. Brevi cenni agli aspetti fiscali relativi al commercio elettronico
Sotto il profilo fiscale, il commercio elettronico deve ottemperare alla normativa riguardante IVA, imposte doganali e tassazione sui redditi.
L’IVA, come è noto, è un’imposta che colpisce sia le cessioni di beni che le prestazioni di servizi. Essa si applica sia all’acquisto o alla spedizione online di beni e servizi immateriali, come software, brani musicali (commercio elettronico diretto), sia all’acquisto di beni materiali che successivamente vengono recapitati attraverso il servizio postale o i corrieri (commercio elettronico indiretto).
Il commercio elettronico indiretto consta in un semplice ordinativo di spesa, cui seguirà una regolare fattura attestante la vendita. L’ordine verrà evaso attraverso i tradizionali canali di consegna.
Ai fini IVA rilevano tre fattispecie.
a) Se il venditore è residente in Italia ed il bene si trova nel territorio dello Stato, l’acquisto sconta l’IVA nel territorio nazionale, poiché qui imponibile.
b) Se il venditore è un operatore residente in uno Stato membro dell’UE ed il bene proviene da uno stato dell’Unione, si configura un acquisto intracomunitario.
c) Se il venditore è un soggetto extracomunitario ed il bene proviene da uno Stato non appartenente alla UE, l’operazione deve considerarsi un’ importazione.
Se, invece, si compra un bene immateriale (ossia di un bene che non necessita per essere trasferito di un supporto fisico ma può essere trasferito per via telematica, come nel caso dei programmi software scaricabili direttamente dai siti Web), si pone il dubbio se ciò che viene trasmesso può essere qualificato come una cessione di un bene o una prestazione di servizi.
Secondo l’Amministrazione finanziaria, la diversa qualificazione dipende dalle caratteristiche intrinseche del software. Il software standardizzato (prodotto in serie o avente un impiego generalizzato) deve essere considerato alla stregua di un bene immateriale. Un software personalizzato in base alle esigenze del committente, deve, invece, qualificarsi come prestazione di un servizio
Anche l’imposizione sui redditi interessa il commercio elettronico poiché costituiscono reddito imponibile ai fini IRPEF ed IRPEG i proventi conseguiti rispettivamente dalle persone fisiche e giuridiche per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate via Internet.
Approfondisci
Premessa
1. Il Commercio elettronico: che cos'è e come si utilizza
2. I riferimenti normativi per la vendita mediante Internet
3.Problemi e vantaggi del commercio elettronico
4. L'offerta dei Provider
5. I passi da compiere per l'impostazione di un sito di commercio elettronico
6. I passi da compiere per la gestione e manutenzione del sito
7. I costi di avviamento dell’attività
8. Brevi cenni agli aspetti fiscali relativi al commercio elettronico
9. Bibliografia
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