Avviare un allevamento cani


Un allevamento in generale è l’ insieme delle cure tendenti a far crescere in condizioni idonee ed ideali gli animali ed a favorire la riproduzione di essi. L’ allevamento di cani, inteso come luogo fisico, è quel posto in cui sono presenti un complesso di attrezzature utili e idonee per allevare i cani. Allevare è un’ arte che richiede molta dedizione e lavoro, per questo motivo è necessaria anche molta passione ed amore verso i cani essendo questo non un semplice impiego meccanico, ma un compito dall’ aspetto fortemente umanitario. Un allevatore con la “A” maiuscola non deve semplicemente far nascere dei cuccioli, ma deve avere anche delle conoscenze di base riguardo alla veterinaria, alla genetica ed alla psicologia canina.

La cinofilia è un settore in continua crescita e richiede numerose figure professionali in grado di curare tutti i diversi aspetti. Questi lavori sono molto piacevoli per gli appassionati poichè in pratica riescono a guadagnare, potenzialmente in maniera anche piuttosto redditizia, praticando quello che per loro è un hobby.

Un allevamento per essere di qualità deve trattare un numero limitato di razze, in modo da specializzarsi nella conoscenza di esse, ma anche con lo scopo di garantire la salute fisica e mentale ottimale del cane. Molto spesso però non vengono soddisfatti neppure i requisiti minimi indispensabili per la sopravvivenza dei cani, ciò accade, o in buona fede a causa della scarsa preparazione degli allevatori oppure a causa della scarsa sensibilità degli stessi.

Gli allevamenti possono essere di due tipi: amatoriali o professionali. Quelli amatoriali per essere definiti tali devono avere un numero di nascite annuali inferiori a trenta ed un numero di fattrici non superiore a cinque, non hanno necessità di iscrizione alla CCIA (Camera di Commercio) e neppure al registro IVA, ma nel caso in cui generasse reddito positivo sono tenuti a dichiararlo come “attività commerciale esercitata occasionalmente” ed a iscriversi al Registro Allevatori AUSL. Quelli professionali, invece, necessitano di iscrizione alla Camera di Commercio nella categoria “Altri”, richiedere il vaglio all’ Ufficio Igiene dei Servizi Veterinari presso le A.S.L. e della licenza ad esercitare e alla detenzione di animali presso l’Unità Ambiente del Comune, sempre se il Comune l’ha istituita (Legge 23/08/1993 n’349 – D.M. Politiche Agricole 28.1.1994 – Regolamenti comunali – Legge Reg.LOMBARDIA 34/1988 art.4).

Solitamente, contrariamente a quanto si possa pensare, gli allevamenti amatoriali si rivelano spesso essere i migliori proprio per la spontaneità e la passione con cui gli allevatori lavorano: loro dopo aver assistito alle cucciolate non vendono ai negozi i piccoli, ma solitamente li addestrano e poi li vendono o regalano privatamente.
Spesso, dopo averli ceduti, gli allevatori richiedono informazioni riguardo al cane ed alla sua salute semplicemente perchè ci si affezionano o li prendono a cuore.

Se avviato da persone serie e preparate l’ allevamento amatoriale è il miglior posto a cui rivolgersi per l’ acquisto di un cane di razza.

Per avere un buon allevamento bisogna possedere almeno una o due fattrici di alto livello. Ci sono dei vantaggi fiscali per gli allevamenti con più di venti cuccioli all’ anno. Condizioni indispensabili per avviare un allevamento sono: esperienza con i cani, rispetto di igiene e pulizia, amore per la natura e la vita di campagna ed offerta di servizi di qualità. Per diventare bravi allevatori bisogna scegliere la razza da allevare e studiarla in ogni minimo particolare, non sommariamente. Alla nascita dei cuccioli è necessari iscriverli all’ ENCI (Ente Nazionale della cinofilia Italiana) e cominciare a farli partecipare, versando una quota d’ iscrizione, alle mostre canine,infatti, queste esposizioni possono essere una valida occasione per conoscere altri allevatori e condividere con loro conoscenze e opinioni. I cuccioli andranno sverminati, vaccinati e svezzati entro 60 giorni dalla nascita, solo dopo potranno essere venduti.

L’ apertura di un allevamento e la costruzione della struttura a norma di legge richiede ovviamente un investimento iniziale, nel caso in cui non si disponga dell’ intera somma necessaria si può richiedere un finanziamento europeo per avviare tale attività.
In conclusione, vorremmo sottolineare che avviare un allevamento di cani non è un’attività in cui ci si può improvvisare; una conoscenza approfondita del cane, amore per gli animali ed impegno profuso sono requisiti essenziali per questo tipo di attività.

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