Come Diventare Veterinario

Il veterinario è un professionista che si occupa di prevenire, diagnosticare e curare le malattie degli animali; il suo lavoro comprende sia gli animali da compagnia che quelli sportivi e quelli allevati per motivi commerciali.
Un veterinario lavora quindi con tutti gli animali, compresi quelli selvatici.
Il veterinario, ha un ruolo molto importante perché effettua i controlli sugli allevamenti e sulla carne destinata al consumo;
Per diventare veterinari, è necessario aver conseguito la laurea in medicina veterinaria; in seguito, se è iscritto all’ordine veterinario può svolgere la libera professione; il veterinario, può trovare occupazione anche come dipendente sia presso aziende private che pubbliche. Questo professionista può lavorare presso ospedali o cliniche veterinarie, cliniche universitarie, Asl, Istituti zooprofilattici, aziende farmaceutiche e parchi.
La laurea in medicina veterinaria, dura cinque anni ed è una laurea magistrale; la facoltà è a numero chiuso, quindi è necessario superare una prova d’ingresso che verte su materie come chimica, matematica e via dicendo. Questa facoltà è caratterizzata dall’obbligo di frequenza, perché gli studenti oltre alle ore di lezione teorica devono seguire delle ore di pratica. Queste lezioni pratiche, sono fondamentali per iniziare ad applicare ciò che fino ad ora è stato studiato; inoltre, gli aspiranti veterinari, imparano come comportarsi in presenza di animali. Durante l’ultimo anno di studi, i futuri veterinari scelgono la loro specializzazione. I cinque anni di veterinaria, garantiscono una preparazione approfondita, sia teorica che pratica, sulla salute degli animali, sulle loro patologie e sul loro benessere; vengono forniti gli strumenti necessari per individuare di che patologia soffra l’animale e per stabilire quale farmaco veterinario somministrare. Inoltre, nel bagaglio di conoscenze fornite, si punta a garantire che i controlli territoriali siano puntuali e che si sappiano ispezionare i prodotti e la carne destinata al consumo; infatti, i veterinari hanno un importante compito, che è quello di effettuare le verifiche durante le operazioni di macellazione. E’ suo compito occuparsi della supervisione della bollatura delle carni macellate.
Il veterinario fa delle verifiche di tipo sanitario si tutta la filiera, compresi i mezzi di trasporto e dei locali.
Come abbiamo accennato, per poter essere abilitati allo svolgimento della professione, è necessario superare in esame di stato. Prima di potersi candidare all’esame di stato, è necessario effettuare un periodo di stage. Infatti, quando si è in possesso del diploma di laurea in veterinaria, bisogna effettuare un tirocinio o in una struttura pubblica oppure presso un veterinario. L’esame di stato, è articolato in prove scritte e prove orali; si tratta di un esame molto complesso, per il quale bisogna davvero possedere una formazione puntuale. Il candidato, deve dimostrare la sua competenza in vari ambiti; per esempio, gli viene chiesto di proporre una diagnosi ma anche di dare prova delle sue conoscenze in campo chirurgico. Fra le materie che vengono richieste, certamente non manca la zootecnia; inoltre, i candidati devono rispondere a domande sui prodotti di derivazione animale dedicati al consumo, come la carne ed altri prodotti finiti. Una parte dell’esame, è relativa anche agli animali macellati e al controllo della carne. Dopo l’esame di stato, è possibile iscriversi e frequentare il corso di specializzazione; per accedervi, è fondamentale superare un test di ammissione poiché si tratta di un corso a numero chiuso.
Il veterinario svolge anche compiti legati alla profilassi zootecnica e verifica che le condizioni di trasporto e di conservazione delle carni macellate siano in linea con quanto prescritto dalle normative igienico sanitarie.
I veterinari, possono trovare impiego anche come dipendenti sia in strutture pubbliche che private.
Se si decide di intraprendere la professione in una struttura pubblica come la Asl, i veterinari sono suddivisi in: veterinario coordinatore, veterinario collaboratore e veterinario dirigente. Per i primi due incarichi, cioè per diventare veterinario coordinatore e veterinario collaboratore bisogna superare un concorso pubblico. Invece, per ricoprire l’incarico di veterinario dirigente è necessario che il candidato abbia già maturato esperienza sia nel ruolo di veterinario coordinatore che in quello di collaboratore; inoltre, è anche richiesto che si sia in possesso di un’esperienza minima pari a cinque anni.

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