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Come diventare personal shopper
Una nuova figura professionale in grande ascesa è quella del personal shopper, chiamata in italiano consulente personale di shopping.
Questa professione è molto richiesta soprattutto dagli stranieri ma ormai anche da tanti italiani con un reddito elevato. Alcune di queste persone hanno impegni di lavoro pressanti e quindi hanno la necessità che un’altra persona si occupi dei loro acquisti e li consigli sul tipo di negozi o su cosa comprare.
Il personal shopper ha il compito di consigliare i clienti durante lo shopping; in altre parole fornisce consigli e assiste le persone quando fanno acquisti. In genere si parla di abiti o accessori ma un bravo personal shopper si occupa di qualsiasi oggetto. Infatti, agli inizi i personal shopper erano esperti di moda che prestavano la loro opera durante gli acquisti di capi di abbigliamento e accessori. Oggi, molti consulenti personali di shopping si occupano di altri settori, uno fra tutti gli accessori per la casa. Infatti, spesso i personal shopper sono dei professionisti freelance, cioè lavorano in proprio; in questo caso prestano la loro opera in svariati settori quindi anche in ambiti che non riguardino la moda.
Un consulente personale di shopping può lavorare come dipendente presso negozi o centri commerciali oppure può optare per la carriera da freelance. Per poter diventare personal shopper bisogna avere maniere gentili, essere simpatici e saper ascoltare. Inoltre, bisogna avere una grande passione per la moda o comunque conoscere i negozi, i centri commerciali della zona nella quale si opera. Può capitare che il cliente non sia soddisfatto di un unico negozio e che desideri vederne altri; qui entra in gioco la capacità di proporre un’alternativa buona ed adeguata.
Le lingue straniere sono fondamentali, così come parlare un buon italiano.
Alcuni diventano personal shopper on line, cioè si occupano di acquisti on line su ordinazione dei clienti. Questi professionisti acquistano, consigliano i loro clienti on line, quindi utilizzando la mail e la rete internet.
Per diventare un buon personal shopper è fondamentale avere una buona cultura, una formazione di base, tanta passione e capacità di dialogo.
E’ bene frequentare i corsi ad hoc che vengono tenuti da numerose scuole ed istituti; questi corsi preparano alla professione garantendo una formazione completa.
I corsi sono frequentabili in molte città italiane ed esistono anche corsi brevi sempre completi di tirocinio o stage d perfezionamento.
Nella scelta del tipo di corso, è importante badare che venga offerta una formazione davvero completa riguardante tutti i campi di questo mestiere, compreso quello psicologico e della burocrazia.
In genere le nozioni riguardano la moda, il saper vestire, gli abbinamenti, il saper gestire la relazione con il cliente, il saper ascoltare le sue esigenze e desideri ed essere in grado di proporre i giusti capi. Infine, i corsi danno una formazione relativa alla tenuta della contabilità e della gestione amministrativa. Altri corsi, forniscono nozioni sulla moda, gli stili e come trovare i capi più adatti secondo il fisico del cliente.
Ogni corso ha un programma, una durata ed un costo differente. L’importante è che propongano un tirocinio o uno stage di lavoro. Dopo il conseguimento del titolo, non ci si può sentire arrivati, infatti è necessario continuare ad informarsi su tendenze, mode e stili. Anche chi svolge il lavoro di personal shopper occupandosi di regali o di arredamenti deve essere aggiornato sulle novità e conoscere i nuovi materiali.
Dopo il conseguimento del titolo è necessario decidere se intraprendere la carriera da freelance oppure diventare dipendenti. Nel secondo caso, si deve preparare un dettagliato curriculum vitae completo di tutte le informazioni relative alla formazione acquisita e alle esperienze svolte.
La candidatura può essere inviata a grandi magazzini, negozi e centri commerciali.
Se invece si pensa di fare i liberi professionisti, bisogna affidarsi ad un’azienda che crei siti web; questo dovrà contenere tutte le informazioni principali, i corsi seguiti, eventuali esperienze all’estero e i lavori già svolti. E’ sempre importante che venga inserito un logo, un marchio identificativo che sia facilmente memorizzabile.
Coloro i quali intendono svolgere il mestiere di personal shopper come freelance, per essere in regola con la legislazione italiana, devono aprire una partita IVA e richiedere l’iscrizione alla camera di commercio. E’ meglio chiedere l’ausilio di un commercialista per il disbrigo delle pratiche amministrative e burocratiche.
Per diventare personal shopper e avere successo si deve puntare sulla pubblicità e sul passa parola; le armi sono un bel sito web, promozioni, bigliettini da visita accattivanti e promozioni che invoglino i potenziali clienti.
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