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Aprire un negozio
Aprire un negozio, un’attività commerciale o artigianale è il sogno di molti italiani, che desiderano essere più indipendenti e avere la possibilità di prendere decisioni, gestirsi e mostrare il proprio talento. Oggi con le nuove normative, avviare una nuova attività è sicuramente più semplice dal punto di vista burocratico, ma aprire un negozio non vuole dire solo sbrigare le pratiche relative all’avvio dell'attività, ma occorre impegnarsi in uno studio “obiettivo” sulle reali potenzialità della futura impresa. Prima di lanciarsi occorre fare un business plan per verificare che ogni cosa sia stata pianificata nei minimi dettagli, poiché oggi il numero di imprese presenti sul mercato è alto, e solo le attività che operano con professionalità e metodo potranno continuare a crescere, non c’è spazio per le imprese improvvisate.
Di seguito analizziamo brevemente alcuni degli elementi da “studiare” nella fase di progettazione del negozio, ovviamente alcuni punti potranno variare a seconda dell’attività che andremo a svolgere.
Scelta della zona: spesso è questo punto a fare la differenza e a garantire la buona riuscita dell’impresa. A seconda del tipo di attività, decideremo se posizionarci in zone centrali o periferiche, in centri storici o in centri commerciali. Prima occorre valutare a chi è destinato il prodotto che produrremo/commercializzeremo, e solo dopo decidere se aprire in zone residenziali con abitanti a reddito elevato o meglio posizionarsi in zone popolari con abitanti a basso reddito, se preferire zone trafficate o meglio avere vicino un buon parcheggio. Un’attenta analisi della popolazione, età media, reddito, eventuali concorrenti nei dintorni potrebbero farci riflettere sul futuro della nostra attività e proteggerci da eventuali fallimenti.
Nome: è meglio scegliere nomi brevi o originali, che si ricordano facilmente e che ben si adattano ai principi del “passaparola”. Sceglietene uno che renda bene l’idea di quello che fate
Vetrine: spesso trascurate, le vetrine riflettono all’esterno l’immagine del negozio, pensate di poter comunicare con ogni passante attraverso la vostra vetrina. In un attimo dovrete catturare la sua attenzione e invogliarlo all’acquisto. Cambiatele di frequente aggiornandole con nuovi prodotti e nuovi colori, rendetele originali e attraenti abbinandole alla stagione e alle ricorrenze (natale, pasqua, carnevale, halloween, ecc.).
Illuminazione: Siete mai entrati in un negozio e avete provato una fastidiosa sensazione ai vostri occhi? Bene, usate lampade idonee per rendere l’atmosfera accogliente, una buona illuminazione metterà in risalto la vostra merce e donerà una sensazione di allegria al negozio.
Arredamento: Non importa che sia sfarzoso o minimalista, l’importante che sia in armonia con il locale, con i vostri prodotti e con l’ambiente circostante. Fondamentale è la pulizia e l’ordine, un negozio ordinato sicuramente invoglia i clienti a tornarci. Utilizzate un buon profumo per dare una piacevole sensazione all’olfatto.
Personale: gentilezza, educazione e pazienza sono essenziali in qualsiasi tipo di attività, fate in modo che il personale sia sempre in ordine con l’abbigliamento. Meglio se il “look” sia in tema con i prodotti trattati (evitate di mettervi in abito da sera se vendete skateboard e viceversa).
Per quanto riguarda invece la parte burocratica e fiscale dell’attività, spesso è necessario rivolgersi ad un commercialista, egli si occuperà di buona parte delle pratiche di avviamento del negozio e della successiva tenuta della contabilità. Il primo passo da fare è la scelta della forma giuridica d’impresa, in base a questa, varieranno i capitali investiti, le responsabilità sociali e gli adempimenti fiscali e burocratici.
Per quanto riguarda l’impresa individuale indicheremo di seguito i passi da seguire per avviare un’attività commerciale.
- Apertura della partita IVA presso l’agenzia delle entrate, questa operazione non ha nessun costo e spesso è fatta immediatamente.
- Denuncia di inizio attività (DIA), da effettuarsi presso il comune in cui si andrà a svolgere l’attività, compilando un modulo apposito. Passati 30 giorni dalla data di comunicazione, se il comune non si esprime negativamente, si potrà aprire l’attività.
- Solo alcuni tipi d’impresa necessitano di abilitazione professionale o autorizzazione amministrativa, sarà bene informarsi se l’attività che si intende svolgere necessiti delle suddette autorizzazioni.
- Iscrizione al registro imprese, entro 30 giorni dalla data di inizio attività occorre presentare domanda di iscrizione mediante apposito modulo, presentando copia della denuncia di inizio attività ed eventuale (se richiesta) abilitazione/autorizzazione alla professione.
Con le leggi attualmente in vigore, i negozi che non superino i 250mq nei comuni con più di 10.000 abitanti e 150 mq nei comuni con meno di 10.000 abitanti non necessitano più di licenze per la vendita di prodotti, questo è valido anche per i locali pubblici quali bar, ristoranti, pizzerie, che non necessitano più dell’iscrizione al REC.
Le categorie merceologiche sono state semplificate e ridotte a due: alimentari e non alimentari.
Requisiti:
- Per esercizio di attività commerciali non alimentari: non essere stati dichiarati falliti, non aver riportato condanne penali e non essere sottoposto a misure di prevenzione. Questo divieto permane per 5 anni.
- Per esercitare la somministrazione di alimenti (oltre ai requisiti citati nel primo punto): si deve essere in possesso dei requisiti necessari previsti dalla legge 287/91, tali requisiti sono di seguito riassunti: aver assolto gli obblighi scolastici, essere maggiorenni, aver frequentato con esito positivo corsi di scuola alberghiera o corsi professionali riguardanti l’attività di somministrazione alimenti o aver superato l’apposito esame presso la camera di commercio oppure essere stato dipendente in un pubblico esercizio in qualità di addetto alla somministrazione di alimenti o bevande o infine essere stati iscritti al REC prima del 04/07/06.
- Nel caso di vendita di alimenti occorre presentare al comune anche una domanda di autorizzazione sanitaria.
- Ovviamente l’esercizio di tutte le attività è subordinato al rispetto delle normative igienico sanitarie, urbanistiche, edilizie e comunali.
- Controllare che l’immobile sia in possesso di regolare certificato di agibilità con destinazione d’uso commerciale.
- Presentare una denuncia presso l’ufficio tributi del comune per la tassa sui rifiuti.
- Presentare una domanda all’ufficio tecnico del comune per l’affissione delle insegne.
Con un buon business plan, tanto entusiasmo e motivazione la nostra piccola impresa ci regalerà grandi soddisfazioni!!!
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