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1. L’IMPRENDITORE AGRICOLO

 

L’imprenditore agricolo è il soggetto che conduce l’azienda agraria. E’ colui che decide le scelte imprenditoriali, le strategie produttive e commerciali, dirige e sorveglia il personale preposto alle diverse mansioni di lavoro. Secondo la legislazione vigente, si definisce imprenditore agricolo a titolo principale il soggetto che dedica almeno i 2/3 del proprio tempo all’attività agricola e ne percepisce almeno la metà del proprio reddito complessivo. Mentre un tempo la figura dell’imprenditore agricolo era relegata a colui che contemporaneamente assumeva le vesti di proprietario, capitalista e lavoratore, oggi l’immagine dell’imprenditore rurale, almeno per le aziende più vaste, si può identificare semplicemente come il proprietario e direttore, mentre l’attività prettamente manuale è delegata ad operai e salariati fissi o avventizi. 

La finalità dell’azienda agraria è quella produttiva. Prima di trattare i  differenti modelli produttivi, è, tuttavia, opportuno elencare alcuni particolari “caratteri” che distinguono la produzione agricola particolarmente dalle produzioni degli altri comparti economici. 

Infatti, la produzione agricola:

  • opera su esseri viventi (piante, animali) soggetti a funzioni biologiche e attacchi patogeni che influiscono decisamente sulle scelte dell’imprenditore;

  • opera in concomitanza con agenti atmosferici e vicissitudini climatiche e stagionali, tanto che l’agricoltura si definisce “attività senza tetto”;

  • assume un carattere stagionale, alternando fasi temporali ad elevatissimo carico di lavoro a periodi di basso esercizio dell’attività prettamente agricola;

  • richiede una notevole ampiezza della base produttiva/territoriale. Mentre per le attività artigianali e commerciali la base territoriale è decisamente circoscritta al solo negozio o laboratorio, in agricoltura la terra costituisce uno dei fattori produttivi assieme al capitale ed il lavoro;

  • ha cicli produttivi lunghi. Per un’azienda che contempla coltivazioni erbacee a pieno campo il ciclo è pari ad un anno, per le colture in coltura protetta può ridursi a qualche mese, mentre per le colture perenni (boschi, pioppeti, fruttiferi, vite, ecc.) è di più anni.

L’azienda agraria è definita come la combinazione elementare dei fattori della produzione. Deve costituire un complesso organico e ordinato dei fattori produttivi. La figura dell’imprenditore si deve identificare con quella di “trasformatore”, in grado cioè di trasformare l’azienda in impresa, cioè strumento attivo di produzione.

Indice 

PREMESSA

1.L’IMPRENDITORE AGRICOLO

2. I FATTORI DELLA PRODUZIONE

3. LE SCELTE DELL’ IMPRENDITORE

3.1 COSA  PRODURRE

3.2 COME PRODURRE

3.3 QUANTO PRODURRE

4. IL BILANCIO DELL’AZIENDA AGRARIA

4.1 IL BILANCIO DELL’AZIENDA AGRARIA

5. CONSIGLI PRATICI

5.1 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.2 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.3 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.4 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.5 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

6. OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO

 

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