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5.3 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

 

…per il primo anno è necessario sostenere un grosso onere…

Il denaro necessario può provenire da:

-Capitale proprio: per i capitali preesistenti, laddove questi fossero in parte immobiliari, sarà meglio, per prudenza, calcolarne un valore medio e non massimo; infatti, nei momenti di difficoltà del mercato, non sempre si spuntano i prezzi desiderati, soprattutto se si ha una certa fretta di realizzare.

-Altre fonti di guadagno extra-agricole: puntare ad una economia familiare di tipo misto potrebbe essere consigliabile per un neo-agricoltore con scarsa esperienza alle spalle. Infatti, se l'inesperienza delle metodiche colturali portasse a scarsi raccolti, o a scelte colturali errate e se la scarsa conoscenza del mercato rendesse meno efficace la commercializzazione col rischio di diminuire o vanificare le rendite agricole, altri introiti extra-agricoli potrebbero garantire la sopravvivenza o una maggiore agiatezza del nucleo familiare.

-Credito. Non è facile orientarsi nelle disposizioni che regolano il credito agrario. L'impalcatura istituzionale risale ormai a più di 60 anni ed in assenza di specifiche e chiare disposizioni spesso, le diverse leggi emanate da vari enti (Regioni, comuni etc.) sono addirittura in contrasto tra di loro. Inoltre ciò che è possibile ottenere a volte in alcune regioni è assolutamente impossibile altrove.

Alcune operazioni di credito subiscono poi iter burocratici assai lunghi, con l'effetto di ritardare fino ad uno o due anni dal momento della domanda il momento dell'erogazione della cifra richiesta.

Gli uffici provinciali o regionali dell'agricoltura, i vari istituti di Credito (Banche, Casse di Risparmio, Istituti Federali di Credito) sono generalmente in grado di fornire prontuari o informazioni sul credito agrario che danno modo di conoscere le possibilità esistenti.

Volendo poi avere un quadro piu generale della legislazione vigente nazionale e regionale, un ottimo strumento di consultazione è la guida annuale sul credito agrario, pubblicata sulla rivista "Terra e Vita". Avendo chiaro che tipo di credito è necessario per le diverse esigenze della propria azienda, ci si potrà direttamente rivolgere ai funzionari delle banche; così facendo si potranno confrontare Istituti di credito diversi, per sapere con esattezza quali siano le condizioni (tassi, interessi anticipati o posticipati), i tempi di attesa e le pratiche da preparare.

-Fonti di finanziamento. Oltre ai crediti concessi per la prima fase di avvio dell’attività agricola, esistono in agricoltura una serie di opportunità finanziarie legate all’imprenditore agricolo che si accinge, per la prima volta, ad affacciarsi sul mondo produttivo agricolo. Di queste agevolazioni si parlerà dettagliatamente nel successivo capitolo intitolato “Opportunità di finanziamentoin agricoltura”.

…è possibile optare per forme di conduzione in contratto d’affitto…

Nel caso in cui l’imprenditore non voglia accollarsi l’onere dell’acquisto, può ricorrere alla conduzione dell’azienda mediante la stipula di un contratto d’affitto.

Al riguardo, è utile suggerire che il contratto d’affitto è normato dalla legge n.203 del 1982 (Norme sui contratti agrari), la quale stabilisce gli obblighi da parte dell’affittuario e da parte del proprietario del fondo.

Tale legge stabilisce che la durata del contratto d’affitto è di anni 15; nel caso in cui uno dei contraenti decida di recedere dal contratto prima della naturale scadenza (ricordarsi che il rinnovo è tacito) deve comunicarlo per iscritto e con un certo anticipo.

Dal punto di vista finanziario, il proprietario mantiene ovviamente la proprietà del fondo, concedendo però in uso produttivo l’azienda dietro il corrispettivo di un prezzo chiamato, appunto, canone d’affitto. Tra gli obblighi dell’affittuario, oltre al pagamento del canone, deve essere considerato il mantenimento dell’indirizzo produttivo iniziale, il buono stato dei terreni e del capitale fondiario (piantagioni, pozzi, opere di miglioramento).

Il proprietario, dal canto suo, deve assicurare la presenza dell’affittuario e il suo utilizzo all’affittuario (può espellerlo dal fondo ma pagando un equo indennizzo) e, nel caso di opere di miglioramento fondiario da lui autorizzate, è vincolato a corrispondere all’affittuario un risarcimento pari all’incremento di valore che il fondo ha ottenuto grazie al miglioramento.

Relativamente alla determinazione del canone che l’affittuario deve corrispondere annualmente, esiste un procedimento di calcolo che si basa sulla produttività dell’azienda. Al fine di meglio individuare tale importo, è utile rivolgersi a tecnici agronomi locali o alle associazioni di categoria le quali sapranno consigliare al meglio (tutto ciò, tra l’altro, è di loro competenza).

Prima di firmare, qualsiasi contratto va letto attentamente con l’ausilio del proprio avvocato per non rischiare di accettare condizioni-capestro, o di trovarsi poi in un fastidioso contenzioso; convenuto un prezzo di affitto, sarà bene fare dei bilanci preventivi al fine di essere certi di poterselo permettere!

Inoltre, firmando un patto in deroga ci si sarà precedentemente iscritti ad una locale associazione degli agricoltori, per usufruire dell'assistenza al momento della stipula del contratto.

Anche per l'affitto, dunque, come per l'acquisto, sarà bene farsi una chiara idea delle possibilità finanziarie, delle spese, e dei ricavi prevedibili.

Lo schema per il calcolo dei costi resta lo stesso illustrato precedentemente nel capitolo dell'acquisto. sostituendo la voce "capitale fondiario" con il "canone annuale" d'affitto.

A questo schema, per sapere se l'azienda sarà in grado di pagarsi il canone pattuito lasciando un margine di guadagno, si aggiungerà un piano di previsione - ricavi.

I piani preventivi di spesa o ricavi, saranno facilitati da bilanci preesistenti il più possibile dettagliati ed attendibili, tenuti dal proprietario; in mancanza di questi si cercherà di avere più chiare le idee sulle medie producibili parlandone con i vicini, o consultando i tecnici del consorzio o delle locali cooperative.

Va tenuto presente, facendo delle previsioni, che si lavora con un’attività cosidetta “a cielo aperto": può capitare, quindi, che la grandine dimezzi quintali di prodotti previsti o, al contrario, che una pioggia particolarmente benefica l'aumenti inaspettatamente. I prezzi di mercato, poi, non sono sempre stabili al cento per cento; questa variabilità è data dalla difficoltà di piazzare molti prodotti sul mercato ed è causata da una sovraproduzione europea ed occidentale in genere: sapere che il vino o l'olio varrebbero tanto, serve a poco... se non si ha la certezza di poterli vendere.

Sarà dunque utile conoscere i canali commerciali sui quali è possibile contare. Una certa cautela nei conteggi eviterà poi il rischio di sopravalutare, o sottovalutare, le potenzialità del fondo desiderato. Dal confronto finale "costi-ricavi"  dovrebbe, anche se l'azienda è tra le più difficili, risultare per il conduttore e per i familiari coinvolti nella conduzione agricola almeno uno stipendio medio paragonabile a quello delle altre attività extragricole. Se le previsioni finanziarie avranno confermato l'intenzione di prendere l'azienda in affitto, sarà bene non perdere tempo e firmare prima che il concedente cambi idea, poiché, come si è detto fin dall'inizio, non sarà poi facile trovare molte altre occasioni.

Affitto stagionale

Mentre il mercato degli affitti permanenti è fermo, vi è un certo movimento in molte parti d'Italia per quanto riguarda gli affitti o le compartecipazioni stagionali. Per affitto stagionale si intende l'utilizzazione del terreno durante una parte limitata dell'anno, per il solo periodo produttivo delle colture. L'affittuario, cioè, offre al proprietario del terreno una certa cifra ad ettaro per poter attuare determinate colture ad alta produzione (ortaggi, frutta, barbabietole da zucchero..); i prezzi ad ettaro possono variare da zona a zona, e per conoscerli con precisione è meglio rivolgersi ad agricoltori locali o alle organizzazioni cooperative ed associative che operano in loco.

Per "compartecipazione stagionale", invece, si intende che il proprietario metta a disposizione il suo terreno e partecipa a parte delle spese, mentre l'affittuario mette a disposizione la mano d'opera, spesso anche i macchinari, e parte delle spese: i ricavi vengono poi ripartiti in base ai criteri stabiliti. Le colture sono stagionali e generalmente ad alto reddito: le spese varieranno da coltura a coltura.

Tali contratti si sottraggono alla disciplina che regola gli affitti veri e propri: i corrispettivi sono lasciati all'autonomia delle parti, anche se,  esistono dei prezzi di mercato sui cui basarsi. E’ cosigliabile, tuttavia, mettere per iscritto (attraverso una semplice scrittura privata firmata da entrambi i contraenti) gli obblighi di entrambe le parti. Un aspirante agricoltore potrebbe iniziare con questo tipo di approccio la sua nuova attività. Tuttavia, per far questo, dovrebbe avere precedentemente acquisito una buona esperienza delle metodiche di coltivazione e possedere l'attrezzatura e i macchinari necessari, per essere in grado di conquistarsi la fiducia del concedente.

Un'esperienza adeguata, però, non si conquista in tempi brevi e i prezzi di molti macchinari sono notevoli; per queste ragioni al neofita converrebbe, almeno per i primi tempi, associarsi con chi già opera nel campo delle compartecipazioni e degli affitti stagionali o, meglio ancora associarsi e farsi “le ossa” per il primo anno con un contoterzista.

Per trovare possibili soci, il modo migliore potrebbe essere quello di cercarli tramite agricoltori amici ma si potrà sempre far ricorso ai più volte citati annunci economici.

Indice 

PREMESSA

1.L’IMPRENDITORE AGRICOLO

2. I FATTORI DELLA PRODUZIONE

3. LE SCELTE DELL’ IMPRENDITORE

3.1 COSA  PRODURRE

3.2 COME PRODURRE

3.3 QUANTO PRODURRE

4. IL BILANCIO DELL’AZIENDA AGRARIA

4.1 IL BILANCIO DELL’AZIENDA AGRARIA

5. CONSIGLI PRATICI

5.1 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.2 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.3 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.4 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

5.5 ALCUNI CONSIGLI PRATICI

6. OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO

 

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