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PRODOTTI IN CONCORRENZA
Salve, il caso che Le propongo non è usuale, ma ciò nonostante potrebbe entrare in particolare più nell’etica professionale che nel rapporto diritto-dovere.
Da oltre vent'anni rappresento una ditta che fino a qualche mese fa avevo in monomandato e con la quale ho sempre avuto particolari rapporti d'amicizia, in cambio ho sempre accettato il ruolo che mi competeva nello sviluppo aziendale di nota azienda leader, con particolare riguardo alle collezioni ed al rapporto di responsabilità e di "guida" nei confronti di una decina di colleghi.
La zona operativa del mandato riguardava una regione con una città limitrofa di un'altra regione ed ha sempre sviluppato (nella provincia limitrofa) un lavoro soddisfacente.
Onde allargare la distribuzione, la mia rappresentata ha preso contatti con un collega che ricopriva l'intera regione limitrofa e chiedeva l'inserimento della clientela della provincia di pertinenza.
Di buon grado ho lasciato la provincia, senza pretendere l'indennità clientela (visto i rapporti d'amicizia) in cambio della possibilità di avere un'altra rappresentanza purché non in concorrenza.
Ho intrapreso rapporti con una nuova azienda che mi sta procurando parecchie soddisfazioni, ma nell'ambito dello sviluppo di questa nuova azienda si sta verificando la possibilità di produrre un articolo in concorrenza con la mia vecchia rappresentata, con possibilità di miglior prezzo e qualità.
Per rendere l'idea avevo una decina di prodotti a cui ho aggiunto un nuovo articolo, ma ora si crea un secondo articolo che va in concorrenza con uno dei dieci precedenti. Il nuovo produttore conosce la situazione e non insiste, ma in verità il prezzo e il servizio sono allettanti. Cosa mi suggerisce?
Spero che nell'esperienza acquisita abbia tratto spunti per la circostanza, ed in attesa di notizie La ringrazio.
Cordiali saluti.
Gentile lettore,
Sotto il profilo dell’ etica professionale, a mio parere, il problema va risolto invitando il secondo produttore a commercializzare tale prodotto solo nelle altre zone, rimanendo egli consapevole che fintantoché Lei rappresenta la prima ditta e fintanto che tale ditta Le fornirà tutta la quantità che Lei riesce a vendere, non potrà pretendere che Lei commercializzi detto articolo. Tale accordo è bene metterlo per iscritto.
Contemporaneamente è bene comunicare (per iscritto anche) alla prima ditta che lei tassativamente non venderà, nella zona di oggetto di entrambi i contratti, il prodotto in questione della seconda rappresentata. Se non è chiaro in questi termini, prima o poi succederanno rotture pesanti con una parte o con l'altra.
Cordialmente.
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