Ed è proprio nella cronologia degli eventi che emergono i risultati più interessanti. A cominciare dal gettito Ici che dal 2000 al 2006 è cresciuto del 22,7 per cento, arrivando ad oltre 12 miliardi di euro; peraltro, giova ricordare che, oggi, parte di questi 12 miliardi non sono più a carico dei contribuenti a seguito dell’abolizione dell’ICI sulla prima casa.
Mentre l’addizionale comunale Irpef che ha prodotto un gettito di 1 miliardo 585 milioni di euro è incrementata del 172,5 per cento. L’addizionale Irpef regionale, invece, ha segnato un + 185,1 per cento arrivando a quota 6 miliardi 998 milioni di euro nel 2006. Intanto l’Irap, nell’arco di tempo considerato dalla Cgia di Mestre, è aumentata del 33,2 per cento, accumulando 35 miliardi 645 milioni di euro.
Ma l’analisi non finisce con il calcolo nazionale e complessivo; e infatti gli esperti della Cgia di Mestre hanno calcolato gli oneri medi per ciascun cittadino e per ciascuna impresa. Si scopre quindi che il gettito proveniente dalle addizionali Irpef e dall’Ici del 2006 ha comportato un esborso medio procapite di 352 euro con una crescita del 57,9 per cento rispetto al 2000. Per quanto riguarda le aziende invece il carico medio di Irap è stato di 6 mila 910 euro (+ 24,9 per cento rispetto al 2000).
Questa la situazione a livello nazionale descritta dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre. Se poi si osservano i dati sulle tasse locali, regione per regione, si scoprono tutti i record del belpaese. Si parte dunque con i gettiti Ici più elevati che vengono rilevati in Lombardia (2 miliardi 144 milioni di euro), nel Lazio (1 miliardo 548 milioni di euro), in Emilia Romagna (1 miliardo 235 milioni di euro) e in Veneto (più di un miliardo di euro).
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Anche se poi gli incrementi più alti dell’ICI dal 2000 al 2006, in termini di percentuale, sono stati registrati in Valle D’Aosta (+ 94, 8 per cento), in Sardegna (36, 5 per cento), in Abruzzo (35 per cento), , in Trentino Alto Adige (31, 7 per cento), in Molise (31, 5 per cento) e in Veneto 29 per cento).
Quando si parla di addizionale comunale all’Irpef, invece, i record in termini di variazioni arrivano dal Trentino Alto Adige (1.711, 9 per cento in più nel 2006 rispetto al 2000) e dal Friuli Venezia Giulia (1.637, 3 per cento). Seguono Lazio (426, 2 per cento) ed Emilia Romagna (282 per cento).
Passando all’Irap la classifica della Cgia di Mestre cambia ancora. A ‘vincere’ stavolta con le percentuali di crescita è la Puglia dove l’Irap è aumentato del 96, 2 per cento. In quanto a gettito, però, il primo posto spetta alla Lombardia con quasi 8 miliardi di euro, seguita dal Lazio (4 miliardi 811 milioni di euro) e dal Veneto (3 miliardi 260 milioni di euro).
A concludere lo screening della Cgia di Mestre sulle tasse locali c’è l’addizionale regionale Irpef che ha fatto rilevare picchi di incremento notevoli. In Calabria la variazione è del 472 per cento, in Piemonte del 428 per cento. Intanto i gettiti più elevati vengono registrati ancora una volta in Lombardia (1 miliardo 455 milioni di euro) e in Piemonte (1 miliardo 200 milioni di euro) .
Fonte BusinessOnline.it