Business in Russia: è il momento delle Pmi italiane

Nel mese di agosto 2005, nella Federazione Russa, è entrata in vigore la legge n. 116-FZ “Sulle zone economiche speciali nella Federazione Russa”. In conformità con la suddetta legge, la zona economica speciale è la parte del territorio della Federazione Russa, indicata dal Governo, sulla quale si applicano condizioni speciali per l’esercizio delle attività imprenditoriali. Bisogna menzionare che nella nuova normativa è previsto un complesso di misure che prevedono un regime agevolato e più vantaggioso nei confronti del business in Russia.
Secondo l`opinione del Ministro per lo sviluppo economico e commercio G. Gref, le zone economiche, istituite su base della nuova legge, saranno la fonte e il modo attraverso cui procacciare investimenti, sia esteri che domestici, nonchè per la creazione di nuovi posti di lavoro e per lo sviluppo della sfera sociale.
Nel complesso, gli scopi principali di questa iniziativa sono da individuare nello sviluppo dei rami dell`industria della trasformazione, dei rami ad alto contenuto tecnologico, della fabbricazione dei nuovi tipi di prodotti e lo sviluppo dell`infrastruttura e del trasporto. La zona economica speciale viene istituita per un periodo di venti anni.
La normativa prevede l`istituzione di due categorie di zone economiche speciali: a) le zone di produzione industriale e b) le zone ad alta intensità di tecnologia. Le zone economiche speciali verranno istituite sul territorio dei municipi. La superficie consentita delle zone di produzione industriale non potrà superare i venti chilometri quadrati e la superficie delle zone ad alta intensità di tecnologia non potrà superare i due chilometri quadrati. Nel momento della istituzione della zona economica speciale il Governo determinerà tipi di attività consentita sul territorio.
Non saranno ammessi sul territorio della zona economica speciale le seguenti attività: 1) estrazione dei minerali utili e la produzione metallurgica; 2) trasformazione dei minerali utili e trasformazione di rottame di metalli ferrosi e non ferrosi; 3) produzione e trasformazione di merce soggetta ad accise (ad eccezione di automobili e motociclette).
L`imprenditore che ha firmato l`accordo sull`esecuzione dell`attività industriale produttiva sul territorio della zona economica speciale, deve effettuare investimenti complessivi per almeno un milione di euro durante il primo anno di attività. L`importo totale degli investimenti nel periodo dell`attivita imprenditoriale deve essere pari a non meno di dieci milioni di euro. La legge stabilisce l`ordine di presentazione dei documenti sull`esecuzione dell`attività imprenditoriale nella zona economica speciale, determina i termini fissi (dieci giorni lavorativi per l`attività di produzione industriale e trenta giorni per attività di alto contenuto tecnologico) dell`esame di richiesta da parte delle strutture esecutive del Governo, sulla base del quale si firmerà l`accordo sull`esecuzione dell`attività.
L`imprenditore che vuole lavorare sul territorio della zona economica speciale (residente della zona economica speciale) deve presentare all`ufficio autorizzato la richiesta che deve contenere: l`informazione sull`attivita imprenditoriale presupposta secondo il tipo della zona economica speciale; l`informazione sulla superficie richiesta per l’attività imprenditoriale; l`informazione sugli investimenti di capitale previsti anche nel corso del primo anno dell`attività.
Questi documenti vengono completati dalla copia del certificato della registrazione statale, copia del certificato della registrazione presso ufficio fiscale, copia dei documenti costitutivi, piano di business, conclusione positiva sul piano di business fatta dalla banca o altra istituzione creditizia. Il fondo nei limiti del territorio della zona economica speciale viene ceduto nel godimento e possesso su base degli accordi di affitto. Il Governo della Federazione Russa determina il limite massimo del canone di affitto nel testo del proprio decreto con il quale simultaneamente autorizza la creazione della zona economica speciale.
Sul territorio della zona economica speciale è previsto il regime doganale “zona doganale libera”. Conforme l`ordine, stabilito per questo regime doganale, la merce portata dall`estero viene introdotta e usata nei limiti del territorio della zona economica speciale senza il pagamento del dazio doganale e dell`imposta sul valore aggiunto. A questa merce non si applicano le misure restrittive economiche, stabilite su base della normativa commerciale della Federazione Russa. È prevista anche la possibilità di istituire quote ridotte dell`imposte locali.
La legge istituisce anche una garanzia in caso di cambiamento della normativa esaminata,successivamente alla sua applicazione ed alla creazione delle zone economiche speciali . Ciò significa che gli atti legislativi della Federazione Russa sulle tasse e imposte che potrebbero peggiorare lo stato dei contribuenti, non si applicheranno nei confronti degli imprenditori che svolgono l`attività di produzione industriale o di alto contenuto tecnologico sul territorio della zona economica speciale.
Su base della suddetta legge sono già state presentate al Ministero per lo Sviluppo economico e Commercio diverse richieste sulla istituzione delle zone economiche speciali da parte dell`autorità delle regioni della Federazione Russa. In particolare le richieste sono già state presentate dalle città di Mosca, San Pietroburgo, Orel, Kaliningrad, Astrakhan, Nizny Novgorod, Samara, Kaluga, Yaroslavl ed altre.
Secondo le stime preliminari si nota interesse particolare da parte degli investitori esteri nell’organizzazione delle strutture per la produzione e assemblaggio, ad esempio, di prodotti elettronici, di parti automobili, di elettrodomestici, ecc.
Nell`ambito della normativa vigente, sulla base del decreto presidenziale, è stata istituita L`Agenzia Federale sulla Gestione delle Zone Economiche Speciali. Nella competenza di questa Agenzia c’è tra l’altro l`esame delle richieste sulla istituzione delle zone economiche, gestione del registro dei fondi e degli immobili sul territorio delle zone nonchè il monitoraggio sulla realizzazione degli accordi sulla istituzione della zona economica; registrazione delle persone giuridiche e degli imprenditori individuali, controllo sulla esecuzione dovuta delle condizioni dell`attività imprenditoriale.
In relazione con la linea generale dello sviluppo dei rapporti italia-russia la nuova normativa sulle zone economiche speciali può diventare oggetto di interesse particolare anche per gli imprenditori italiani. Dal 2002 per iniziativa delle Istituzioni dei 2 Paesi si và realizzando in Russia il programma dello sviluppo dei distretti industriali sulla base del modello italiano.
Circa venti regioni russe e decine di ditte italiane partecipano a questo programma. Un certo numero di regioni (fra le quali quelle di Lipezk, Moskovskaya, Leningradskaya, stato di Tatarstan, Chuvasciya) ha già stabilito contatti diretti con gli imprenditori italiani. In relazione con la nuova normativa l`amministrazione della regione di Lipezk ha già programmato di presentare la richiesta sulla istituzione della zona economica speciale con lo scopo che il partner italiano abbia la possibilità di approfittare dei vantaggi determinati dalla nuova normativa nel campo di tassazione e dei dazi doganali.
Occasioni importanti per il sistema imprenditoriale italiano che nella Federazione Russa può cogliere opportunità davvero incredibili a condizione però di farsi guidare nel Paese da professionisti validi che ben conoscano il diritto, le norme che regolano la legislazione Russa. In grado cioè di fornire l’assistenza giusta, sia in Italia che nella Federazione Russa, per traguardare concretamente quelle aspettative alle quali si ambisce.

Fonte: Lazioimprese.it

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