Il prestito sociale e sostenibile arriva in Italia
Il Social Lending, mira a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di denaro senza coinvolgere il sistema bancario tradizionale. I prestatori e i richiedenti sono solo ed esclusivamente soggetti privati, i quali, in una sorta di grande comunità virtuale, transano somme di denaro gravate di costi fissi ed interessi passivi molto convenienti. I tassi applicati, in media oscillano tra il 7,50% e il 14%.
Le società finanziarie specializzate nell’erogazione di piccole somme di denaro, invece, possono far pagare interessi che superano la soglia del 20%.
In Italia, attualmente, vi sono due solide realtà che operano nel campo del Social Lending; si tratta di Boober e di Zopa (che letteralmente vuol dire “zona di possibile accordo”). Entrambe le piattaforme tecnologiche hanno visto la luce all’estero e solo da poco tempo sono approdate in Italia. Zopa è nata nel 2005, in Gran Bretagna, ad opera di un gruppo di esperti di finanza mentre Boober è stata creata quest’anno in Olanda.
Il Social Lending, in Italia, può dunque costituire una buona opportunità di guadagno sia per coloro i quali hanno in mente di investire il proprio denaro ottenendo rendimenti superiori alla media di mercato, sia per chi ha la necessità di ottenere un prestito per ottemperare alle più svariate esigenze, ma senza accollarsi piani di rimborso che possono raggiungere livelli insostenibili. Fonte: comunicati-stampa.net
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