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Nuove imprese ora è più facile renderle attive

Una nuova procedura che grazie all’uso dell’Ict taglia i tempi della burocrazia

Si preannunciano tempi più facili per gli italiani che vogliono aprire un’impresa, visto che da poche settimane è partita in via sperimentale una nuova procedura che rende più semplice e rapido l’avvio di una nuova attività.
In sostanza, mentre in passato, prima di cominciare ad effettuare operazioni, occorreva attivare una serie di richieste e iscrizioni a varie istituzioni (l’Agenzia delle Entrate per la partita Iva, la Camera di Commercio per l’iscrizione nel registro delle imprese, l’Inps per l’apertura delle posizioni previdenziali del titolare e degli eventuali collaboratori, l’Inail per l’assicurazione in caso di attività potenzialmente pericolose per i lavoratori), oggi basta qualche click dopo essersi collegati al sito www.registroimprese.camcom.it.
Infatti, una volta entrati in questo sito, e selezionata in alto a destra l’area "comunicazione unica", che è il nome di questa nuova procedura, bisognerà scaricare alcuni software, che consentono di predisporre le richieste per le istituzioni competenti, da firmare digitalmente, e da inviare poi telematicamente.
Il vantaggio è che ora la risposta degli enti può arrivare nella casella di posta certificata attribuita gratuitamente dalla Camera di Commercio nell’arco di qualche minuto, ed in ogni caso entro 7 giorni. In particolare la ricevuta della ricezione della richiesta inviata dal registro delle imprese costituisce titolo autorizzativo per cominciare le operazioni, e quindi fatturare, come prevede la legge Bersani sulle liberalizzazioni del 2007.
Questo però a condizione che non ci sia bisogno di altre autorizzazioni, e per saperlo è bene contattare il Comune, dove normalmente opera lo Sportello Unico per le attività produttive, che provvede a centralizzare tutte le autorizzazioni eventualmente richieste per la natura dell’attività (per esempio delle Asl per i certificati sanitari, dei Vigili del fuoco per le misure antincendio).
La sperimentazione è condotta in questo momento in 10 città (Torino, Milano, Venezia, Padova, Ravenna, Prato, Pescara, Napoli, Taranto, Cagliari), e durante questa fase gli imprenditori possono ancora scegliere di usare le vecchie procedure.
Come assicura Antonio Tonini, direttore del registro imprese di Infocamere, ci si attende che già entro giugno la nuova procedura sia operativa in tutta Italia, visto che la scadenza prevista per la piena operatività è il 20 agosto 2008, data dopo la quale sarà obbligatorio per tutti utilizzare la "comunicazione unica".
Va detto che, secondo i dati di Unioncamere, questa novità interesserà una bella fetta del mondo produttivo, visto che nel 2007 sono state create 436mila nuove imprese, su 6,1 milioni esistenti, che però sono andate in buona misura a sostituire le 390mila chiuse nello stesso anno. "L’elevato numero di nuove imprese – dichiara Tonini si spiega per il fatto che in Italia gli imprenditori che non riescono ad avere successo, chiudono la ditta, piuttosto che riconvertirla. Se dunque l’elevato tasso di ricambio può essere sinonimo di perdita di ricchezza, al tempo stesso rappresenta un segnale di dinamicità della nostra economia".

di MASSIMILIANO DI PACE

fonte: La repubblica.it

 
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