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Mister Pizza diventa il "signor libro"

Luke Johnson, 45 anni non è un uomo capace di stare con le mani in mano. La settimana scorsa ha rilevato le 69 librerie britanniche e irlandesi del gruppo statunitense Borders. Un colpaccio, a guardare le cifre: la fetta britannica - che ha un fatturato annuo di 223 milioni di sterline e dà lavoro a duemila persone - era stata messa in vendita lo scorso marzo per 50 milioni di sterline. Johnson l'ha portata a casa sei mesi dopo per meno della metà: 10 milioni subito e altri 10 l'anno prossimo a seconda del rendimento. Johnson vale, secondo la classifica dei più ricchi del Paese stilata dal Sunday Times, qualcosa come 180 milioni di euro. Non ha bisogno di lavorare. Legge? "Certamente". Dice di non avere molto tempo da dedicare alla lettura, ma giura di aprire un libro ogni sera, prima di addormentarsi. Entrare in un settore molto competitivo non lo spaventa, anzi. "E' una bella sfida. E' un mercato in continua crescita, credo che chi legge legga di più, il fatto è che non solo il 30-40% della popolazione compra libri. Ma questo vuol dire che possiamo trovare nuovi clienti". Il futuro del libro, assicura, è salvo: Internet, iPod e nuove tecnologie varie non possono sostituire "il piacere di tenere in mano un volume, di sfogliarne le pagine".
 

24 settembre 2007


fonte: Il Corriere della Sera  

 

 

 
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