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Oltre quattrocento persone al convegno organizzato dallo storico gruppo genovese Lercari alla Borsa

Assicuratore, il rischio è il mio mestiere

 

Grandi disastri, nuove polizze per gestire le emergenze
Essenziale il confronto fra tutte le figure della filiera per capire come si sta muovendo il mercato e come far fronte alle criticità

 

Un drammatico incendio che devasta uno stabilimento industriale. Un incidente automobilistico all´interno di un tunnel che si trasforma in una tragedia. Una rapina in un grande magazzino. L´affondamento di una nave carica di petrolio. Tutti questi disastri hanno un comune denominatore: alle spalle ci sono polizze assicurative che coprono l´ammontare dei danni, per quanto enormi possano essere. E in tutti questi avvenimenti diventa essenziale l´attività del perito assicurativo. Nessuno potrà mai coprire, ovviamente, il dolore per la perdita eventuale di vite umane. Ma il resto può essere risarcito. «In questo momento di grande trasformazione - sottolinea Vittorio Lercari, amministratore delegato del gruppo Lercari (presidente è suo fratello Rodolfo), attivo nelle perizie assicurative da quasi 130 anni - diventa essenziale il confronto fra tutte le figure della filiera assicurativa, per capire come si sta muovendo il mercato e come si può far fronte alle criticità esistenti».
I grandi sinistri e i rischi operativi a quelli legati sono stati gli argomenti portanti del convegno organizzato alla fine della scorsa settimana dalla Cunningham Lindsey Lercari, società del gruppo genovese specializzata nell´attività di perizia e gestione di sinistri internazionali, nata dalla partnership con la società leader mondiale nel settore. Un appuntamento che ha visto in due giorni la presenza di oltre 400 partecipanti, operatori del mondo assicurativo in tutti i suoi aspetti: dai risk manager delle aziende ai broker, dai responsabili degli uffici sinistri delle compagnie assicurative agli istituti bancari agli studi legali. «Non è sempre facile far dialogare persone che vedono aspetti diversi dello stesso problema - spiega Alessandro Lercari, 26 anni, amministratore delegato della Cll, che insieme ai fratelli Gian Luigi e Giovanni rappresenta la nuova generazione della famiglia - ma visto il successo del convegno credo che il nostro obiettivo possa dirsi raggiunto».
La scelta di Genova per ospitare il convegno - la sede è stata l´ex salone della Borsa - è indicativo della volontà del gruppo Lercari di radicarsi ancora nella propria città: «Genova è la sede storica del nostro gruppo - dice Vittorio Lercari - e sceglierla come sede del convegno è stata l´espressione di un messaggio di fiducia nel rilancio della nostra città. Che speriamo possa riscoprire pienamente la sua vocazione commerciale storica».
Figura particolare quella del perito assicurativo, cui la compagnia di assicurazioni affida compiti di assoluto rilievo nella gestione del sinistro: non solo il perito indaga sulle circostanze e le modalità del sinistro, non solo verifica la veridicità delle versioni fornite dai clienti, non solo decide alla stima dei danni, ma procede anche alla liquidazione dei danni stessi. Ma non c´è il rischio che la compagnia assicuratrice e il perito trovino un accordo ai danni del cliente? «Niente affatto - assicura Vittorio Lercari - anzi le compagnie dal loro fiduciario, così ormai si preferisce chiamare il perito, pretendono solo due cose: qualità e velocità». Nel futuro delle assicurazioni i Lercari vedono possibilità di grande sviluppo, forti potenzialità ma un rischio allarmante: «Il mondo assicurativo - avverte Vittorio - deve fare attenzione a non perdere cultura. I tagli mettono in pericolo la professionalità di molte figure che sono essenziali per non portare il settore verso sbocchi poco graditi».

 

Costantino Malatto

Fonte: La Repubblica  del 18 settembre 2007

 

 

 

 

 
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